Posted On Settembre 16, 2015 In Intelligence With 1243 Views

Il Sistema Intelligence

di Grazia Leonetti

Cos’è l’intelligence e in cosa consiste l’attività messa in atto dalle agenzie di informazione di sicurezza? Come si esplica nel sistema italiano?

L’intelligence è uno strumento usato per raccogliere ed analizzare, determinate informazioni, al fine di  supportare un processo decisionale.

In generale, lo scopo dell’intelligence è quello di ridurre l’incertezza riguardo alle aspirazioni, alle intenzioni, alle capacità e alle azioni degli avversari, dei rivali, dei partner e degli alleati. Il suo obiettivo è quello di fornire al decisore informazioni e analisi che contribuiscano nel processo decisionale.

Fanno Intelligence:

  • Lo Stato, per garantire la sicurezza delle Istituzioni e dunque, della Nazione;
  • Le imprese per pianificare le loro attività commerciali, conoscere le tendenze del mercato ed anticipare le mosse dei competitor;
  • Le Forze di Polizia con attività di ricerca, di selezione, di analisi e di distribuzione di informazioni su tutto ciò che accade o sta per accadere sul territorio e che riguarda le intenzioni del criminale e dei gruppi criminali.

Nonostante gli obiettivi perseguiti e le minacce da fronteggiare siano sostanzialmente differenti, il problema è lo stesso: dover esaminare una quantità enorme di dati in continua trasformazione, in cui trovare indizi utili al momento decisionale.

Fondamentale è l’aspetto della riservatezza: come riportato da Valentini “l’attività d’intelligence non è quella di una polizia segreta, che sarebbe ovviamente incompatibile con i principi di tutti gli ordinamenti più evoluti. È qualcosa di ben diverso che, muovendo in ambiti non necessariamente connessi a fenomenologie criminali e in un’ottica prevalentemente previsionale, adotta tipologie peculiari in quanto l’obiettivo che persegue, di massima rilevanza costituzionale e talora collegato all’interesse politico della nazione, sintesi dei valori e degli interessi strategici del sistema-paese, in alcuni casi non può  essere raggiunto in altro modo.”

Nello specifico, l’Intelligence messa in atto dallo Stato, quella quindi che ha come obiettivo la sicurezza nazionale,  ha subito una profonda trasformazione soprattutto per la globalizzazione dei fenomeni che la interessano.

Il concetto di sicurezza nazionale, che prima era puramente militare, diventa un concetto Statale.

È con la legge 124/2007 che in Italia è stato istituito il Sistema di Informazione per la Sicurezza della Repubblica e, con esso, riformato il comparto dell’intelligence italiana. La riforma ha introdotto significative novità, in primis,  l’attribuzione della responsabilità politica al solo Presidente del Consiglio dei Ministri, superando così la condivisione di responsabilità gestionale tra i Ministri della difesa e dell’interno, prevista dalla legge 801/1977.

Immediatamente dopo il Presidente del Consiglio, si trova la figura del Sottosegretario di Stato o del Ministro senza portafoglio, al quale il Presidente può delegare tutti i compiti a lui attribuiti in via non esclusiva.

A coadiuvare l’attività  del Presidente del Consiglio vi è un organismo di consulenza, ossia il Comitato Interministeriale per la Sicurezza della Repubblica (CISR), il quale delibera sulla ripartizione delle risorse finanziarie e sui bilanci preventivi e consuntivi di DIS, AISE e AISI, ma soprattutto, indica il fabbisogno informativo necessario ai ministri per svolgere l’attività di governo.

Spetta al DIS, Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza, coordinare l’intera attività di informazione per la sicurezza, garantendo unitarietà nella programmazione della ricerca informativa, nell’analisi e nelle attività operative di AISE e AISI, le due Agenzie di Informazioni e sicurezza: la prima concentrata sulla sicurezza esterna, la seconda su quella interna.

Dunque, ciò che distingue l’intelligence da una mera attività di informazione è che l’ Intelligence rappresenta  l’intero processo attraverso il quale le informazioni vengono trattate per rispondere alle quesiti dei policy makers: dunque, l’intelligence è sicuramente informazione, ma attenzione, poichè, non tutte le informazioni sono intelligence.

 

Bibliografia

M. Valentini, Il sistema di intelligence, Contributi e Saggi

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